Nuove indicazioni su servizi e formazione

Dott.ssa Maria Elisa Frisullo

Psicologo Neuropsicologo Psicoterapeuta – Dottore di Ricerca (PhD)

Tricase (Lecce)

Laurea in Psicologia a indirizzo Cognitivo presso l’Università G.d’Annunzio di Chieti.

Iscrizione Albo degli Psicologi – Regione Puglia – con n° 4159

Corso di Perfezionamento in Neuropsicologia clinica nel ciclo della vita.

Corso di Alta Formazione in Neuropsicologia Clinica dell’Adulto.

Dottore di Ricerca in Neuroimaging Funzionale: dalla biologia molecolare alle scienze cognitive.

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportale a indirizzo Neuropsicologico – Istituto S. Chiara, Merine (Le)

Rater Neuropsicologo Trial Farmaceutici Malattia di Alzheimer e Demenza Frontotemporale

SERVIZI:

  • Valutazione Neuropsicologica clinica di validità medico-legale per adolescenti, adulti e anziani (deficit cognitivi acquisiti e malattie neurodegenerative-demenze)
  • Consulenza Psicologica, Somministrazione testistica e Trattamento Psicoterapico (disturbi d’ansia, dell’umore, ossessivo-compulsivo, da eventi traumatici e stress, da sintomi somatici, da sostanze e addiction)

Cosa sono i deficit cognitivi/neuropsicologici?

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I disturbi cognitivi sono alterazioni delle cosiddette funzioni superiori (intelligenza, attenzione, memoria, linguaggio, lettura, scrittura, ecc.). Occorrono in conseguenza di un danno cerebrale che può essere presente dalla nascita (congenito) o presentarsi durante la vita (acquisito). Nei bambini, un esempio tipico sono i disturbi dell’apprendimento (DSA); l’incapacità di apprendimento è un problema specifico, che presuppone abilità cognitive normali, compromettendo specificatamente la lettura (es., dislessia), l’aritmetica (es., discalculia), la sillabazione, l’espressione scritta o la scrittura (disgrafia) e nel capire e/o utilizzare le capacità verbali e non verbali (es., disfasia, espressione linguistica) .Negli adulti le cause più frequenti di disturbo cognitivo acquisito riguardano un trauma cranico (lesione alla testa causata da una ferita; ne è coinvolto il cranio e/o la sua parte interna, l’encefalo), il morbo di Alzheimer (malattia degenerativa del cervello, che incomincia a manifestarsi intorno ai 65 anni, dapprima con sola perdita della memoria, per poi passare alla perdita delle varie funzioni vitali dell’uomo; è la più comune forma di demenza senile), l’epilessia (malattia del sistema nervoso, caratterizzata dalle cosiddette “mosse epilettiche, vale a dire un’alterata regolazione di scarica di energia all’interno del cervello), le infezioni al cervello provocate da virus, i tumori al cervello ed altre malattie del sistema nervoso (es. ictus ischemico o emorragico). Per valutare l’entità del danno cognitivo, lo specialista utilizza dei test standardizzati, che forniscono anche delle indicazioni sulle aree della cognizione danneggiate. La terapia, oltre che dell’intervento medico indirizzato alla causa (trauma, tumore, ecc.), si avvale di tecniche psicologiche riabilitative che favoriscono il miglioramento delle possibili capacità alterate (memoria, linguaggio, ecc.). Le funzioni cognitive che possono essere coinvolte sono: attenzione, memoria, percezione, linguaggio, ragionamento. 

Inoltre, danni cerebrali di questo tipo possono essere anche causa di disturbi del comportamento come, ad esempio, agitazione, irritabilità, assenza di motivazione ed iniziativa, comportamenti sociali non adeguati.

Si rimanda a questo interessante .pdf: http://www.neurochirurgia.tn.it/pdf/disturbi%20cognitivi.pdf

La mia Formazione…

Ogni Psicologo, durante la propria formazione, si focalizza su

quelle attività che sono più affini alla propria personalità e alle proprie capacità.

Per quanto mi riguarda, gran parte della mia formazione si è concentrata sui disturbi o deficit di natura neurocognitiva che possono conseguire a un episodio ictale (ictus ischemico o emorragico), a un trauma cranico (es. successivo a un incidente), a uno stato dementigeno (demenza senile e senile precoce) o a uno stato di invecchiamento sano, non patologico.

Mi sono Laureata in Psicologia a indirizzo Cognitivo; in questo corso di Laurea, le materie principalmente trattate sono state quelle riguardanti le funzioni cognitive (es. attenzione, apprendimento, memoria, pensiero e ragionamento) e la loro interazione con i vari stati emotivi, i vari disturbi neuropsicologici conseguenti a particolari lesioni o “malfunzionamenti” di più o meno specifiche regioni cerebrali e i vari metodi di riabilitazione di questi disturbi.

Ho frequentato un Corso di Perfezionamento Neuropsicologia Clinica nel Ciclo della vita con i seguenti moduli:

1. le basi neurobiologiche del comportamento e la neuropsicologia delle funzioni cognitive

2. invecchiamento e patologie della terza età

3. i disturbi dell’apprendimento in età evolutiva

e un Corso di Alta Formazione in Neuropsicologia Clinica dell’adulto con i seguenti moduli:

1. i disturbi acquisiti del linguaggio 

2. i disturbi attenzionali visuospaziali e somatosensoriali 

3. i disturbi visuocostruttivi e dell’orientamento topografico 

4. i disturbi della memoria 

5. i disturbi disesecutivi

Sono Dottore di Ricerca in Neuroscienze ( il nome reale del corso di Dottorato è “Neuroimaging Funzionale: dalla biologia molecolare alle scienze cognitive”… troppo lungo 😀 ). Durante il mio progetto di ricerca mi sono occupata soprattutto di come le emozioni interagiscono con i processi di memoria in gruppi di adolescenti e anziani.

Infine, sono attualmente al terzo anno di Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale. In questi anni di scuola, ho iniziato a lavorare con i bambini sia nella valutazione che nella riabilitazione delle difficoltà e dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) in generale.

Chi è lo Psicologo?

L’art. 1 della Legge 56/89 definisce:

“La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.”

Lo psicologo è un professionista che opera per favorire il benessere delle persone, dei gruppi, degli organismi sociali e della comunità.

Si occupa di psicopatologia, ma non solo. Altre importanti aree di intervento riguardano una molteplicità di situazioni, personali e relazionali, che possono essere fonte di sofferenza e di disagio.

L’attività dello psicologo ha l’obiettivo di favorire il cambiamento, potenziare le risorse e accompagnare gli individui, le coppie, le famiglie, le organizzazioni (es. scuola, azienda, ecc.) in particolari momenti critici o di difficoltà.

Tra i molteplici ambiti di applicazione della psicologia si possono indicare gli ospedali, i consultori, le scuole, il tribunale, i servizi per l’infanzia e l’adolescenza, le comunità terapeutiche, le residenze per anziani. Nuovi settori sono quelli della psicologia penitenziaria, transculturale, della neuropsicologia, dell’emergenza, del traffico, dello sport e del benessere in senso lato.

Per diventare Psicologo in Italia è necessario:


• laurearsi in Psicologia (5 anni di studio)

• svolgere un tirocinio post-lauream della durata di un anno

• conseguire l’Abilitazione all’esercizio della professione

mediante Esame di Stato

• iscriversi all’Albo professionale


Sono abilitati all’esercizio dell’attività di Psicologo solo i professionisti iscritti all’Albo,a cui i cittadini possono fare riferimento per verificare se un professionista è abilitato.